Serata d’eccezione quella che il Presidente del Rotary Club Ciriè Valli di Lanzo Gianni Caudera ha voluto organizzare all’Istituto Albert di Lanzo, con l’Accademia della Cucina Italiana.
La presentazione del libro di Anna Maria Foli, che è stato il tema della serata, ha dato modo agli allievi e agli insegnanti dell’Istituto di esibirsi, dopo anni passati senza poter dimostrare, in occasione dei nostri incontri, l’impegno e la competenza che mettono nella loro attività di studio e di pratica.
Serata dunque “all’antica”, ripercorrendo le ricette e gli aneddoti dei conventi e dei monasteri, raccontati dall’autrice e da Michele Chiadò, introdotti dalla campana tibetana, che ha sostituito occasionalmente la campana rotariana, e accompagnati dal dolce suono dell’arpa celtica.
L’accoglienza da parte dello staff dell’Albert è stata come sempre eccezionale. Un grande applauso è stato loro tributato al termine, per esprimere la riconoscenza per il gran lavoro di qualità svolto, dalla preparazione dei tavoli all’assistenza ai convitati, dal servizio in sala al confezionamento e alla presentazione dei piatti.
Siamo lieti che il contributo per la gestione della serata, al netto delle spese, sia stato destinato, per decisione del Consiglio Direttivo del Club, alle attività didattiche dell’Istituto.
Ma veniamo alla cronaca dell’evento.
Il Presidente Gianni Caudera e il Presidente dell’Accademia Filippo Brunero hanno introdotto gli ospiti, toccando entrambi, data la collocazione all’interno di un istituto scolastico, il tema della cultura, che è anche tradizione culinaria, identità con il proprio territorio e memoria dei valori del passato. Il Dirigente Vincenzo Minissale ha portato i saluti dell’Istituto.
Anna Maria Foli ha brevemente riassunto gli spunti da cui è nato il suo libro, da una ricerca che l’ha portata a conoscere il mondo dei monasteri e dei conventi e una cucina povera e sostenibile, legata al territorio, come si dice adesso “a chilometri zero”, soggetta alle regole e alle restrizioni, ma con qualche eccezione e “peccato di gola”.
Michele Chiadò ha condotto la serata, alternando la descrizione dei piatti e dei vini, da parte dei ragazzi e del “di-vin Prefetto” Giovanni Reviglio, alla lettura e ai commenti del testo, dando qua e là voce all’arpa celtica di Alessandro Cinti. Pieno successo della serata e ancora tanti complimenti ai ragazzi dell’Istituto Albert e ai loro Insegnanti.