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Avventure in oceano di un velista torinese: un progetto sportivo, un’avventura umana

In una affollatissima conviviale, con la partecipazione di ben 5 Club oltre al nostro, la “Sala Vele” del Jet Hotel, il cui nome poteva essere di buon auspicio e pertinente con il tema della serata, non si è invece rivelata all’altezza, soprattutto per le problematiche legate all’impianto audio pessimo, che non ha permesso ad almeno un terzo dei presenti di seguire i relatori.

Peccato, perché Alberto Bona, navigatore oceanico, e Luca Bertacchi, team manager, hanno dato vita ad un dibattito interessante e piacevole, Alberto più tecnico e riservato, Luca più emozionale ed estroso. D’altra parte l’origine, torinese uno, milanese l’altro si percepisce anche dai tratti caratteriali.

Entrambi hanno una cosa in comune, la passione per il mare, ed è questo che li ha fatti incontrare e poi collaborare nel progetto IBSA “Sailing in the future”, che ha portato Alberto ai successi di questi ultimi 3 anni: 11 regate atlantiche, in solitaria e in equipaggio, record delle miglia percorse nelle 24 ore in Class40, vittoria del Campionato assoluto internazionale Class40, prima volta di un italiano, 3 vittorie, 2 podi, 6 piazzamenti sempre entro il 10° posto.

La carriera da velista di Alberto è iniziata presto, con una traversata del Mediterraneo a 12 anni e proseguita con le regate mediterranee e le prime traversate atlantiche con una barca di 6 metri (Mini Transat), poi con la classe Figaro3. 

Nel 2022 ha preso il via il progetto Class40 con “Kiniska II” marchiato IBSA, terminato nel 2024 dopo 3 anni di successi.

Emozionanti le foto, i video, i racconti dei vari aspetti della navigazione oceanica: il freddo, le onde, le perturbazioni e le correnti, il vento e la fatica, l’alimentazione, il sonno, la forma fisica, il pericolo degli iceberg, le avarie, gli incidenti. Ma anche gli incontri con le balene e i delfini, la solidarietà tra i naviganti, le albe e i tramonti sull’oceano, l’arrivo a New York, la navigazione sul fiume San Lorenzo, le isole caraibiche.

Scrive Alberto, che descrivendo le emozioni che ha provato sulla sua pelle:

“L’ultimo giorno di un 2024 da ricordare, nuove esperienze indimenticabili tra avventure e traguardi sportivi raggiunti. La mia prima regata in solitario nel nord Atlantico alle alte latitudini (ex Ostar).

Le onde più alte mai viste e l’acqua più fredda. L’issata di spi più dura di sempre con le mani congelate e doloranti. Purtroppo la prima collisione in class 40 con un oggetto galleggiante.

Dopo una traversata difficile l’avvistamento di New York con le sue luci che spezzano finalmente la monotonia dell’orizzonte oceanico.

Prima esplorazione di terre lontane, l’incontro con il fiume Saint Laurent, poi giù fino in Canada per la partenza della Quebec – Saint Malo; traversata del nord Atlantico passando dalle nebbie dei banchi di Terranova per rientrare in Europa.

Navigazione a sud della Groenlandia per 50° nord tra balene e delfini dentro un oceano di un colore mai visto.

Il nostro record in class 40 sulle 24 h migliorando quello del 2023 = 431.1 miglia; non male per un 12 metri.

Dopo un’opzione strategica a nord andata male ridurre il distacco dal primo da 240 a 8 miglia senza mai mollare e con la voglia di riacchiappare tutti.

Punta di velocità in class 40 durante il trasferimento in Normandia = 27 Kn.

Sul podio alla Normandy Channel Race dopo una regata combattuta fino all’ultimo.

Nel mare d ‘Irlanda passare di notte a pochi metri da uno scoglio non ben posizionato sulle carte nautiche.

Ma senza dubbio la più emozionante di tutte: sapere che presto sarai papà !

Grazie a chi mi ha permesso di vivere tutto ciò; a chi mi ha sostenuto nel viaggio. Ogni giorno con coraggio e determinazione ho cercato di dare il massimo anche per voi cercando di spingere i miei limiti sempre più in là. Per il prossimo anno posso solo chiedere e augurare a tutti voi di trovare nuove sfide difficili e appassionanti per continuare a crescere”.